Il mio primo tartufo bianco d’Alba: come valorizzarlo al meglio

Il mio primo tartufo bianco d’Alba: come valorizzarlo al meglio

Hai deciso di scoprire il sapore unico e l’aura leggendaria del Tartufo Bianco d’Alba? Abbiamo pensato di raccogliere per te alcuni suggerimenti e una manciata di informazioni, per godere appieno di questa deliziosa eccellenza.

Il tempo è giunto: complice la pioggia, il fascino autunnale di Alba, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, alcuni piatti di rinomati Chef o semplicemente una sana curiosità gourmet, hai deciso di fare l’acquisto: il tuo primo Tuber Magnatum, il Tartufo Bianco d’Alba.

Come goderne appieno? Quali errori evitare? Ecco un piccolo vademecum per trarre il massimo dall’esperienza del Tartufo Bianco d’Alba.

Tuber Magnatum (Pico): Istruzioni per l’uso

Indice

  1. Che cos’è il tartufo bianco d’Alba? Fungo o tubero?
  2. Come cucinare il mio primo tartufo bianco d’Alba?
  3. Come conservare il tartufo bianco d’Alba?
  4. Quanto costa il tartufo bianco d’Alba?
  5. Ho acquistato un tartufo bianco d'Alba. Posso consumarlo così com’è, oppure deve essere lavato e pulito?
  6. Errori da evitare con il tartufo bianco

Che cos’è il tartufo bianco d’Alba? Fungo o tubero?

Il nome latino può trarre in inganno: anche se si chiama Tuber, il Tartufo bianco (come tutti i tartufi) è un fungo. A differenza dei classici Porcini, però, cresce sottoterra e non in superficie.

Proprio come i funghi, è prezioso e delicato. Va trattato con cura e rispetto, fin dalla cavatura (l’atto di dissotterrarlo, praticato dai trifolau). In cucina sprigiona un profumo travolgente: bisogna soltanto capire come lasciare che esprima al meglio le proprie caratteristiche.

Come cucinare il mio primo tartufo bianco d’Alba?

Il tartufo bianco non va cucinato. Va aggiunto a una preparazione (calda o fredda) e consumato subito. A differenza del nero, che può essere aggiunto come ingrediente e dunque sottoposto a leggera cottura, il tartufo bianco deve essere assaporato crudo.

Se vuoi godere del sapore unico del Tuber Magnatum per la prima volta, il modo più semplice è tagliarlo in lamelle sottili su un uovo cotto in padella. Il connubio tra i due è semplicemente sublime, e non richiede particolari doti culinarie!

Come conservare il tartufo bianco d’Alba?

Ci sono diversi sistemi per conservare il tartufo bianco d’Alba (ne abbiamo parlato qui). Considera in ogni caso che un tartufo fresco dovrà essere consumato entro 5 – 7 giorni al massimo.

Se desideri gustarlo accompagnato a più pietanze, per più giorni, avvolgi il Tuber Magnatum in carta da cucina e riponilo in un contenitore di vetro chiuso all’interno del frigorifero.

Cambia di frequente la carta, non appena presenti tracce di umidità.

Quanto costa il tartufo bianco d’Alba?

La risposta è… dipende. I fattori che determinano il prezzo del Tuber Magnatum sono molti, ma il principale è la quantità. Quanti tartufi ci saranno quest’anno? Anche in questo caso, dipende. Che cosa favorisce o sfavorisce la nascita dei tartufi bianchi? Il clima, principalmente, poi le condizioni dei boschi, l’attenzione con la quale sono stati cavati gli esemplari l’anno precedente e così via.

Ricorda: il tartufo bianco d’Alba non è coltivato, ma cresce spontaneamente.

È una sentinella ecologica: lo possiamo trovare in ambienti non inquinati, all’interno dei quali l’armonia della natura è rispettata. È un tesoro fragile, che si sta cercando di preservare e proteggere ormai da anni.

Considerate le caratteristiche proprie del tartufo bianco d’Alba è impossibile rispondere in modo univoco alla domanda: “Quanto costa?”. Se desideri avere una stima dei costi di quest’anno, contattaci e saremo lieti di aiutarti!

Ho acquistato un tartufo bianco d'Alba. Posso consumarlo così com’è, oppure deve essere lavato e pulito?

Mai mettere un tartufo sotto l’acqua corrente: rischieresti di danneggiarlo irreparabilmente. Puoi pulirne la superficie con uno spazzolino, muovendo delicatamente le setole per rimuovere eventuali tracce di terra.

Se il tartufo dovesse presentare più di qualche piccola traccia di sporco, passalo sotto un filo d’acqua e asciugalo accuratamente.

Errori da evitare con il tartufo bianco

Portare in tavola il tartufo bianco d’Alba può presentare anche qualche piccola insidia. Scegliere la ricetta sbagliata, non avere cura nella preparazione o nella conservazione pregiudicherebbe la resa dei tuoi piatti, e con il Tuber Magnatum sarebbe davvero un peccato!

Ecco i più comuni errori da evitare.

Accostare il tartufo a sapori troppo forti

Il tartufo bianco d’Alba brilla per complessità aromatica, tessendo trame di gusto impareggiabili. Se inserito in un piatto con altri sapori intensi, rischia di finire in secondo piano. E lasciarlo in secondo piano è un tradimento nei confronti del suo inestimabile valore.

Servire il tartufo troppo freddo

Mai lamellare un tartufo bianco appena tolto dal frigorifero. Il calore di una pietanza attiva una serie di reazioni che esaltano il Tuber Magnatum, ma per ottenere questo risultato è necessario che il fungo ipogeo sia a temperatura ambiente. Toglilo quindi dal frigo almeno un’ora prima di servirlo.

Congelarlo

Il tartufo bianco è un prodotto da consumare fresco. Ciò ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è legato al sapore che sprigiona un buon esemplare di Tuber Magnatum. Lo svantaggio è che ha una vita dopo la raccolta piuttosto breve (può essere conservato in frigorifero al massimo 5 – 7 giorni). Congelarlo non ne aumenta la durata, lo danneggia.

Cuocerlo

In linea di massima i tartufi sono più espressivi se consumati crudi, o dopo una leggera cottura. Questa regola non vale per il bianco, che si riesce ad apprezzare al massimo unicamente crudo. Quindi, mai cuocere un Tuber Magnatum, o rischi di perdere totalmente il sapore che offre.

Lasciarlo immerso in acqua

Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, pulire il tartufo richiede attenzione e delicatezza. Uno spazzolino per rimuovere la polvere e, qualora sia particolarmente sporco, un filo sottile di acqua. In ogni caso, mai immergerlo in acqua o lasciarlo sotto acqua corrente. Il tartufo è piuttosto sensibile all’umidità e rischia di marcire molto facilmente.

Pronto a scoprire perché il tartufo bianco d’Alba è così amato? Portalo in tavola seguendo i nostri consigli, e te ne innamorerai!

La breve stagione di raccolta conferisce al Tuber Magnatum un valore unico: approfitta dell’autunno e dei primi mesi d’inverno per portarne a casa uno.

Durante il resto dell’anno puoi lenire la nostalgia per il tartufo bianco con le nostre specialità aromatizzate: buonissime per condire e impreziosire ogni tua ricetta.

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